Il poeta è un fingitore. Finge così completamente che arriva a fingere che è dolore il dolore che davvero sente. La letteratura, come tutta l'arte, è la confessione che la vita non basta. «Ho mal di testa e di universo» «Solo nell'illusione della libertà la libertà esiste». "Essere poeta non è una mia ambizione. E' la mia maniera di stare solo" Ho sempre rifiutato di essere compreso. Essere compreso significa prostituirsi. Preferisco essere preso seriamente per quello che non sono, ignorato umanamente con decenza e naturalezza. Nostalgia! Ho nostalgia perfino di ciò che non è stato niente per me, per l'angoscia della fuga del tempo e la malattia del mistero della vita. Volti che vedevo abitualmente nelle mie strade abituali: se non li vedo più mi rattristo, eppure non mi sono stati niente, se non il simbolo di tutta la vita. [...] Domani anch'io scomparirò. Domani anch'io - l'anima che sento e pensa, l'universo che io sono per me stesso - sì, domani anch'io sarò soltanto uno che ha smesso di passare in queste strade, uno che altri evocherebbero vagamente con un 'che ne sarà stato di lui?' E tutto quanto ora faccio, quanto ora sento e vivo non sarà niente di più che un passante in meno nella quotidianeità delle strade di una città qualsiasi. La morte è la curva della strada. Morire è solo non essere visto. La vita è un viaggio sperimentale, fatto involontariamente. Grandi misteri abitano la soglia del mio essere. E' l'amore che è essenziale. Il sesso è solo un accidente. Può essere uguale o differente. L'uomo non è un animale, è una carne intelligente, anche se a volte malata. E' così difficile descrivere ciò che si sente quando si sente che si esiste veramente, e che l'anima è un'entità reale, che non so quali sono le parole umane con cui si possa definirlo.
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