"A volte è importante non nascondere il proprio
lato umano e lasciarmi andare per seguire i sentimenti e le mie
emozioni. Purtroppo, questo è sempre più lontano dalla società e dalla
mentalità del mondo moderno. Un saluto, un sorriso, una bella parola
spesso sono più gratificanti e importanti di
tutto."
Il bellissimo viaggio che ho
avuto l'opportunità di fare in Patagonia, ha rafforzato questo mio modo di vedere il
mondo. Mi sono letteralmente innamorato dell'Argentina e di questo popolo.
Sono stato lontano dalla mia casa per circa 1 mese e, mai, ho avuto la
nostalgia ne ho sentito la mancanza di qualche comodità della vita
moderna. Noi viviamo per il successo, per il denaro o per mantenere uno
stile di vita che non solo è superiore alle nostre possibilità, ma ci impone di possedere beni materiali assolutamente
inutili o superflui. Laggiù, in Patagonia, non posseggono
questo, ma
hanno la VITA. Ho attraversato città di migliaia di persone
(che comunque sembrano villaggi modesti)
sperdute nel mezzo del nulla e distanti centinaia di chilometri e ore di
auto da un altro centro abitato.
L'unico bene che posseggono
è la semplicità e il vento, un vento incessante e poderoso che rende
difficoltoso anche l'uscire di casa. Ho iniziato anche io a rispettare e
ad ascoltare questo vento, che per la sua importanza ha anche un nome (Re
Azul). Seppur il nostro tour prevedeva continui
spostamenti per la Patagonia, con soste di 2 o 3 giorni massimo, confesso che era difficile lasciare un ostello, un paese, gli amici.
Amici
veri e persone profonde popolano questi territori.
Persone che condividono
con te (uno sconosciuto arrivato 1 ora prima) tutto ciò che hanno: una
cena frugale, una stanza, un'emozione... Non ci
sono parole per descrivere tutto ciò! E' stata un'avventura magnifica e
unica, sono tutt'ora in contatto con moltissimi
argentini e il mio desiderio è quello di poter tornare al più presto
laggiù.
I grandi spazi e le persone conosciute, mi hanno insegnato la
LIBERTA'!!!
Paolo |